venerdì 5 giugno 2020

Come ricorderemo questo 2020

Vedendo l’elenco dei miei post vedo che era dal 2016 che non postavo nulla...
E certamente farlo in questo 2020 fa riflettere... La quarantena è teoricamente finita quindi non potete dare la colpa a lei se ho scritto 😁.

In realtà lo spunto di riflessione è cosa rappresenterà questo 2020 perché sicuramente sarà ricordato come un punto di svolta, ma sta a noi far si che non sarà considerato l’inizio della fine, ma come un nuovo inizio, un era post-industriale 2.0!!!
Dovremmo affrontare scelte difficili nei prossimi mesi ma se si faranno con coraggio e se si rimetterà tutto in discussione potrebbe essere un nuovo inizio.

Dovremmo cercare di prendere il buono che questo maledetto periodo ci ha portato, perché c’è stato e tenercelo per il futuro. Senza tornare ai cliché pre pandemia. Possiamo rimettere in discussione il mondo del lavoro, della scuola e della mobilità.

Perché questo periodo ci ha insegnato o fatto capire che si può fare realmente smart working, lezioni a distanza, video formazione, e il tempo risparmiato negli spostamenti e nei tempi morti ci ha permesso di vivere la propria casa i propri interessi e la propria famiglia in maniera migliore.

Le strade non intasate hanno reso le nostre città migliori (minore inquinamento, maggiore facilità di spostamento). Abbiamo riscoperto l’uso della bicicletta e il piacere delle passeggiate.

Ecco se almeno di questo facessimo tesoro già sarebbe un passo avanti.

Ma bisogna prendere al volo questa occasione per evolvere tutta la nostra concezione di società.

Con scelte coraggiose ed innovative, il vecchio slogan di comunista memoria “Lavorare meno e lavorare tutti” dovrà essere finalmente messo in pratica.
In pensione ci si deve andare prima per lasciare posto ai ragazzi, che a 30 anni, non possono stare ancora in cerca di un impiego serio e non precario e deprimente.
Questo aiuterà l’economia perché farà venir fuori tutto il lavoro sommerso in nero e illegale che c’è nel nostro paese.

La scuola deve tornare a far socializzare io ragazzi ma può e dovrà permettere agli studenti che per motivi debilitanti dovranno rimanere a casa di seguire comunque le lezioni. L’utilizzo dei tablet permetterà lezioni maggiormente stimolanti e ridurrà il peso degli zaini che i ragazzi oggi sono costretti a portarsi dietro.

Chi potrà dovrà fare smart working recandosi al lavoro sporadicamente e quando realmente necessario, questo aiuterà le imprese ad avere strutture più piccole ed economiche, e aiuterà la mobilità nelle grandi città a vantaggio di tutti, riducendo inquinamento e consumi. Faccio sempre presente che una riduzione del traffico anche solo del 25% decongestionerebbe il traffico riducendo la durate degli spostamenti non del 25% ma anche della metà del tempo e questo insieme al 25% di veicoli in meno ridurrebbe le emissioni di polveri sottili e sostanze inquinanti ben oltre il 50% di quanto oggi avviene. Inoltre città meno caotiche potranno essere vissute, per chi fa piccoli spostamenti anche con sistemi come biciclette e ciclomotori elettrici.

Il mio augurio alla fine è che questo 2020 sia visto come opportunità per migliorare il nostro futuro e non come momento di crisi.

Il blog è ancora qui, quindi esisto!!!

Titolo farneticante per un post altrettanto inutile...
Sono ormai anni che non mi dedico più ai miei due blog, cosa che certo non mi spezza il cuore in quanto li ho sempre fatti solo per me stesso, come semplici riflessioni scritte delle mie soliti opinioni come sempre opinabili.
Certo ormai i media sono cambiati i blog fanno parte del passato se volessi veramente condividere i miei strampalati pensieri dovrei diventare una YouTuber...ma che ci volete fare, a me piace scrivere... e soprattutto non mi piace apparire.
Quindi questi vecchi cari blog rimangono per me un momento di svago (o concentrazione) sui miei pensieri.

venerdì 5 agosto 2016

Diamo una rinfrescata alla casa

Mamma mia questo blog lasciato andare era diventato decisamente brutto.
Non ho certo tempo di rimetterlo realmente in funzione ma almeno abbiamo dato una tinteggiata alle pareti, dandogli di nuovo almeno un aspetto decente e ho colto l'occasione di dare una sfoltita ai molti gadget desueti e non più funzionanti (ma credo che continuerò nei prossimi giorni...) vedremo se avrò un po di  tempo per dedicarmici.



lunedì 1 agosto 2016

Caldo e umidità...

Serata perfetta da passare seduti in balcone ad aspettare un mimino di refrigerio... Che ho paura tarderà ad arrivare!!
Nel frattempo scambio messaggi con mia nipote che si trova in un aeroporto a Madrid, cosa può fare la tecnologia... Neanche più ci rendiamo conto, di quanto ormai ci permeane e ci sta addosso, non è più il giocattolo di nerd che con fare pionieristico pensavano di assaporare il futuro... Ormai queste tecnologie fanno parte del nostro quotidiano e tutti comprese le mie adorate vecchiette o le famose casalinghe di Voghera del povero Funari le usano come se fosse la cosa più normale del mondo.

In fondo cosa sto facendo scambio messaggi con una persona distante migliaia di chilometri in una terra straniera e farnetico di quanto questo sia incredibile utilizzando una tastiera in tessuto spessa pochi millimetri su di un display con una risoluzione fino a pochi o anni fa fantascientifica e spesso meno di una matita....Tutto normale...

Io sono nato con il Commodore Vic20 un computer con una potenza di calcolo che non troviamo neanche più nei giocattoli regalati nei pacchetti di patatine.

E per me quello era un prodigio della tecnica....

lunedì 25 luglio 2016

L'ho sempre pensato....

Ieri sera ho letto di una ricerca di Van der Meer e van der Wee del Norwegian University of Science and Technology (NTNU) di Trondheim la quale asserisce che prendere appunti o semplicemente scrivere con la penna è più stimolante cerebralmente rispetto all’utilizzo della tastiera del computer.
Quindi prendere appunti scrivendo a mano comporta una maggiore elaborazione e selezione delle informazioni, rendendo più proficuo l’apprendimento di nozioni e concetti.

Da sempre quando vado in riunione o devo comnque elaborare un concetto mi affido alla penna, oggi è uno stilo della Wacom o l’Apple Pencil, perchè ho sostituito la carta con l’iPad, ma sempre e comunque uso la scrittura a mano.

Ovviamente questo vale solo in fase di raccolta delle informazioni e di un eventuale bozza preliminare delle mie analisi. Per il resto la tastiera del mio fido Mac rimane lo strumento proncipe per produrre documenti!!

giovedì 21 agosto 2014

Voyager... Mi devo scusare?

Ho una certa età e sono, fortunatamente, cresciuto a pane e Quark quando ero ragazzo.
Inutile dire quindi che la scienza e la fisica sono sempre state le mie passioni, e che quindi ogni trasmissione di divulgazione scientifica è sempre stata ben accetta.

Questo preambolo per parlare di Voyager? Eh si perché questo programma pseudoscientifico mi aveva "fregato" vedevo le anteprime della trasmissioni  durante le pause pubblicitarie di quello che stavo vedendo e mi sembrava un programma serio, ma non avevo mai occasione di vederlo.

Una sera decido di prendermi il tempo di guardarlo, parlava del naufragio del Titanic, una cosa che mi appassionava molto e di cui ero abbastanza addentro. Inizio a seguirlo, con l'occhio di chi si aspetta una divulgazione seria e scientifica, e mano mano che guadavo non capivo, ma cosa stavano dicendo? FANTASMI?!?! Cosa centrano ma che dicono....

Inutile dire che da quel giorno non ho mai perso occasione di "spalare fango" su tale programma, se poi aggiungiamo la patetica farsa della fine del mondo del 2012, che ho seguito solo perché leggo Paolo Attivissimo e il suo splendido Blog il quadro è tratto...

Ma allora perché il titolo del mio articolo? Semplice il 19 Agosto ero solo a casa e stavo lavorando sul mio PC e ovviamente dato che era molto che non l'accendevo (orami uso quasi solo Apple) ho dovuto effettuare due aggiornamenti che hanno comportato dei riavvii decisamente lunghi.
Per ingannare l'attesa ho visto un po di TV e cera Voyager...

Ne ho visti solo due pezzi di circa 10 minuti ma mi sono illuminato non avevo mai capito in pieno quale geniale trasmissione fosse in realtà.

Roberto Giacobbo è cosi imbecille e ridicolo che diventa più divertente dell'imitazione di Albero Angela fatta da Neri Marcorè.

Si ho capito in realtà Voyager è una specie di seguito dell'Ottavo Nano tutto incentrato sulla parodia di Alberto Angela, e Giacobbo è così idiota da risultare Geniale tanto da far fare a Marcorè la figura del dilettante.

Il pezzo in cui era nel parco divertimenti abbandonato della vecchia DDR non è altro che una citazione ma che dico un omaggio al pezzo fatto da Marcorè all'Uneur all'ultima puntata del programma della Dandini. Non ridevo così da mesi!!! Anche se credo che la lunghezza dei servizi ops volevo dire sketch sia troppo lunga, penso che 20 minuti siano il massimo dopo stanca.

mercoledì 2 ottobre 2013

iOS 7


Dopo tanta attesa é arrivata la nuova e più discussa versione del sistema operativo per dispositivi mobili di Apple. Inutile girarci intorno all'inizio tutti a disperarsi delle scelte fatte e a giurare eterna fedeltà ad iOS6, per poi comunque passare alla nuova versione, rimanere decisamente spiazzati (come da pronostico) e poi lentamente cominciare ad apprezzarne le novità e (perché no?) lo stile!! Certo l'icona di safari rimane tra le più brutte che la storia ricordi, ed anche alcune altre lasciano un po' interdetti... Ma alla fine l'usabilitá e la user experience rimane gradevole ed appagante come ci ha sempre abituato Apple.


Avevo un po' di remore a passarlo anche sul mio fido e (a questo punto posso ben dirlo) intramontabile iPad2, sia perché ho sentito parere non troppo entusiastici per la versione tabet del SO ma anche e soprattutto perché effettivamente essendo il mimino sindacale avevo non certo i favori del pronostico a farlo lavorare decentemente. Ma anche qui alla fine mi sono dovuto ricredere, la fluidità é rimasta buona, le funzioni eccessorie non sono presenti in gran parte ma tutto sommato più di quanto mi aspettassi, certo ci sono stati un paio di blocchi, cosa che non mi era MAI capitata prima e un po' troppo spesso per i miei gusti ci sono inpuntamenti, ma sembrano cose più dovuto a bachi della prima ora che a reali carenze strutturali del dispositivo, quindi sono abbastanza fiducioso che con le prossime minor realese verranno risolti.


Alla fine di tutta questa solfa che dire... Quando lo presentarono ero rimasto molto interdetto, ma alla fine invece lo promuovo pienamente questo aggiornamento.


Ovviamente per quanto possa importare sono sempre e solo le mie opinioni opinabili!!!!



martedì 31 luglio 2012

L'evoluzione dei nostri usi e costumi...

Uno dei libri più belli che ho mai letto è stato "I Pilastri della terra" di Ken Follet, ho quindi atteso con molta curiosità "Un mondo senza fine" ambientato due secoli dopo.
La cosa che mi ha colpito è che in fondo il modo di vivere delle persone non era cambiato poi molto, malgrado i due secoli di distanza.
Questa cosa mi ha fatto riflettere su come solo le ultime due/tre generazioni hanno avuto il privilegio di poter variare il loro stile durante la loro vita.
In particolare penso a la mia generazione, spesso mi piace raccontare a mia figlia di quando io avevo la sua età e mi rendo conto che sembrano racconti dell'altro secolo, cosa che effettivamente è ma avete capito quello che volevo dire...

Se poi il confronto lo faccio con mio padre, classe 1925,  (suo nonno) le cose sono veramente incredibili, quando mio padre era piccolo, nella sua casa probabilmente era da poco arrivata la corrente elettrica, non esisteva neanche il frigorifero e la lavatrice e il telefono in casa era considerata roba da ricconi.
Oggi mio padre non solo vive in una casa dove tutto quanto detto sopra esiste ma vive in un mondo dove tecnologie come tablet e smartphone sono la normalità e scattare foto, allargarle con un "pinch" e condividerle con il resto del mondo con un "tap" è la cosa più normale e semplice.

Tutto questo può sembrare fantastico, ma non credo che noi siamo in grado di capire la portata "sociale" di questo cambiamento, i nostri usi e costumi, le nostre tradizioni derivano dal radicamento che certe usanze hanno imposto in secoli di utilizzo.

Un padre insegnava al proprio figlio un mestiere ma non solo, valori e principi che erano validi per lui e lo erano anche per la vita che suo figlio stava per affrontare. Oggi tutto questo non è più possibile con il cambiamento tumultuoso e sempre più rapido che la nostra società impone, le esperienze di un genitore, a volte purtroppo anche i suoi valori e principi, sono superati, e questo porta sempre più spesso ad essere spaesati, insicuri del proprio ruolo, senza più punti di riferimento in un continuo cercare di restare al passo con i tempi.

Solo il tempo ci potrà dire cosa porterà questa mancanza di radicamento ma sarà un tempo così lungo che noi non potremmo avere la risposta.

Ps
Questo mio "vaneggiamento" ha avuto una gestazione molto lunga, il libro da cui ho tratto queste riflessioni l'ho letto nel 2010 e queste righe le ho cominciate probabilmente a fine dello stesso anno.

lunedì 23 agosto 2010

LiveMesh... Ma ci voleva tanto?

Non sono il tipo che piace sparare a zero sempre e comunque sulla microsoft, ma a volte proprio non riesco a capire certi sviluppi.
Qualche mese fa ho sentito parlare del servizio LiveMesh e come sempre ho voluto provare questo nuovo prodotto.
Ho scaricato l'applicativo su Windows e malgrado si sia installato correttamente sulle tre versione dei miei sistemi XP, Vista e Seven, non c'è stato modo di autenticarmi...
Scaricata la versione per Mac non non era UB e all'epoca avevo solo un PPC quindi niente da fare.
Proprio questa mattina ero deciso di disistallarlo del tutto dal mio Vista e sorpresa? vi era un aggiornamento che eseguito mi ha permesso di autenticarmi! Bene visto che ora ho un MacBook ho anche installato la versione Mac!!
Alla fine dopo una orette di prove mi trovo ad avere semplicemente un sistema di sincronizzazione dei file come tanti e che forse funziona pure peggio, DropBox è due ordini di grandezza migliore come servizio.

Bha.....

lunedì 2 agosto 2010

Apple Tribu mette in palio un MacBook Pro

il Sito AppleTribu ha indetto un concorso che mette in palio un MacBookPro modello da 13 pollici.
Partecipare è semplice basta andare sul link indicato per il concorso e seguire i semplici passi descritti.